In questo anno così particolare, con l’intera umanità sotto lo scacco di una pandemia dai contorni ancora inesplorati, anche la programmazione dell’offerta culturale del nostro Comune non poteva essere la stessa. Tra ridimensionamenti e tagli abbiamo incontrato Morgan O’Hara che nel periodo più buio della chiusura ha continuato ad esprimere il suo talento artistico e tradurre le emozioni in segni grafici.

Con orgoglio il Comune di Fanano ha ospitato Morgan O’Hara un’artista di insieme, che con le sue opere ha offerto segni e parole per la ricerca di un “senso” ad un periodo in cui tutti noi, cittadini di Fanano e cittadini del Mondo, siamo chiamati a confrontarci con il disorientamento dell’inaspettato e dell’impensabile. Morgan ci ha ricordato che la Libertà non si può fermare, neppure in tempo di lockdown, grazie alla sua trascrizione artistica della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (Parigi 1948) e dei fogli d’album del The Great Flower Book (Londra 1956), dando così leggerezza ad un messaggio tanto fondamentale ed austero.