La tradizione locale

«La scultura è una arte che, levando il superfluo de la materia suggetta, la riduce a quella forma di corpo che nella idea de lo artefice è disegnata.»

G.Vasari, Le Vite, De la Scultura

L’arte degli scalpellini, detti a Fanano picchiarini, ha origini molto antiche nel territorio di Fanano. Le prime pietre lavorate datate con certezza risalgono al periodo romano, e ancestrale è la figura della Marcolfa, volto di pietra che veniva posto nel punto in cui si era cominciata la costruzione di un’abitazione o di una stalla, o sulle porte o sugli architravi per scacciare gli spiriti maligni.

Durante i secoli del Medioevo l’arte degli scalpellini (generalmente artifex) conobbe una grande diffusione: l’arte romanica era un coacervo di capitelli e pilastri istoriati: gli episodi più importanti dell’arte plastica settentrionale sono legati alla decorazione del duomo di Modena e a Wiligelmo, che vi lavorò tra il 1099 e il 1120 circa eseguendo con la sua scuola le sculture e i rilievi della facciata.

Dai capitelli del Duomo di San Silvestro alle innumerevoli Maestà scolpite sparse sul territorio, dalle decorazioni dei palazzi dei nobili rinascimentali alle marcolfe sugli edifici rustici, tutto a Fanano parla di pietra.

La parola “Fanano” incisa in lingua armena su una pietra. 2010

E’ molto antica l’arte degli scalpellini, a Fanano detti “picchiarini”

Le prime pietre lavorate risalgono al periodo romano


Gli anni del Simposio

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